Il tema della sicurezza è di grandissima attualità non solo per ragioni etiche, ma soprattutto perché le sempre più stringenti normative in quest’ambito si traducono in investimenti importanti per la formazione degli operatori e la manutenzione degli impianti e dei macchinari.
Un lavoratore che opera in un ambiente sicuro e ben organizzato lavora in condizioni di minore stress ed è più efficace: gli investimenti in sicurezza hanno quindi ritorni diretti in termini di produttività. Ed è per questo che la scelta del carrello elevatore non è oggi più appannaggio del solo responsabile di magazzino, ma coinvolge sempre più spesso anche i reparti Sicurezza, Risorse Umane e Qualità.
È bene sottolineare come anche la semplicità di conduzione del mezzo, il comfort, l’ergonomia e la visibilità concorrano a mantenere alta l’attenzione del carrellista e a incrementare la sicurezza della movimentazione. Parlando di carrelli elevatori e macchine da magazzino, il tema della sicurezza dei mezzi può essere sviluppato a diversi livelli. Ci sono i sistemi di prevenzione, che aumentano la sicurezza in conduzione, come le barre di contenimento laterali in assenza di cabina e sensori sulle cinture di sicurezza. Ci sono inoltre i cosiddetti dispositivi passivi, che devono essere attivati dal conducente: avvisatori acustici ed ottici, telecamere e puntatori laser che aiutano nel posizionamento del carico e nel prelievo, sistemi di riduzione delle prestazioni del carrello attivabili dall’operatore oppure di pesatura che consentono di evitare di sollevare troppo peso ed elevarsi ad altezze eccessive.