Il magazzino visto come luogo dove semplicemente stoccare la merce è ormai oltrepassato e sta sempre più trasformandosi in fattore critico di successo e centro di profitto. L’odierna continua ricerca di efficienza e flessibilità e l’orientamento alla customer satisfaction con consegne just-in-time e di minore entità, porta le aziende a trovare nella corretta gestione delle scorte sia una riduzione dei costi aziendali che un elemento fondamentale per incrementare la fedeltà dei clienti.
Il ruolo del magazzino è quindi diventato fondamentale e nasce l’esigenza di fare il punto della situazione per comprendere cosa significhi investire in automazione del magazzino e se ne valga la pena, considerando anche che il DL Crescita, con l’art.1 ha da poco reintrodotto il Superammortamento (130%).
Il magazzino e gli elementi da tenere d’occhio
Il magazzino è un sistema composito, formato da diversi elementi quali mezzi di movimentazione, infrastrutture di stoccaggio, informatizzazione, nonché persone e relativa organizzazione. Agire in maniera mirata su queste quattro leve, ricordando che devono lavorare in maniera sinergica, porta al miglioramento ed efficientamento dell’organizzazione del magazzino.
Il magazzino è oltremodo un sistema che deve essere progettato, creato e/o adattato per rispondere al meglio alle specifiche esigenze dell’azienda e dei suoi clienti:
- complessità dei prodotti (voluminosi, fragili, surgelati, frigo…)
- numerosità/rotazione dei codici
- tendenze future in termini di domanda di mercato e aumento delle referenze da gestire
- tempi di risposta al cliente
- rete distributiva
- livelli di scorta
L’analisi di tali elementi permette di comprendere se l’automazione delle operazioni di magazzino aiuti, e in quali termini, a migliore la gestione del magazzino apportando beneficio sia dal punto di vista operativo che economico all’intera azienda.
Le configurazioni che il magazzino può assumere sono, infatti, le più svariate e così il grado di automazione può essere più o meno alto. In aziende in cui sono richiesti tempi di evasione estremamente ridotti, ad esempio, la soluzione solitamente è un mix tra componente automatica e attività manuali che assicurano operazioni di picking per la preparazione degli ordini precise e puntali quando si tratta di prodotti molto diversi tra loro, da assemblare per formare un unico ordine (un chiaro esempio è rappresentato dall’allestimento degli ordini e-commerce che contengono articoli diversi come maglietta, scarpe, accessorio ecc.).
“Da qualche anno siamo coinvolti in diversi progetti innovativi per cui stiamo studiando e implementando nuove soluzioni di mobile robots che permettono la movimentazione discontinua, sempre coordinata e flessibile delle merci in aree di produzione e magazzino. Il più grande vantaggio è che, attraverso l’utilizzo dei software che gestiscono le flotte di questi robot, è possibile la modifica veloce ed efficiente del percorso e l’integrazione di nuovi veicoli, da subito operativi”, commenta Roberto Natali, Senior Sales Engineer di LCS, azienda attiva da 30 anni nel settore dell’automazione per la logistica, a conferma della varietà di esigenze e quindi di soluzioni in ambito di intralogistica.
“Per noi è importante lavorare in sinergia con il cliente per individuare e progettare la soluzione ottimale per rispondere alle specifiche esigenze: non puntiamo a vendere a tutti costi ‘prodotti’ e ci fermiamo se, noi per primi, non siamo convinti che l’automazione sia la soluzione che dia valore aggiunto al cliente.
Il nostro metodo di lavoro si basa su 4 pilastri: ascolto, comprensione, risoluzione ad assistenza.
Grazie a questo approccio riusciamo, ad esempio, a rendere le nostre soluzioni software semplici, intuitive e soprattutto realmente ‘su misura’, partendo però da solide basi, che ne garantiscono la stabilità”, conclude Roberta Giudici, CEO di 4Next Solutions, società del Gruppo LCS specializzata in soluzioni software per l’industria (WMS e MES).