Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit24.
Qual è, a vostro parere, il più importante trend di settore che caratterizzerà i prossimi anni e che le aziende non possono ignorare? Quali le vostre proposte o soluzioni in merito?
Cambiano le condizioni di mercato e con esse anche lo scenario geopolitico e macroeconomico. Questo spinge le aziende a mutare approcci e strategie per cercare di fare fronte efficacemente e agilmente ai possibili imprevisti col supporto della tecnologia.
Oggi le principali sfide per le aziende includono: interruzioni della catena di fornitura, variazioni della domanda, aumento dei costi e rischi geopolitici.
Altea UP, grazie alla storica collaborazione con il mondo accademico e della ricerca e alla consolidata partnership con SAP, integra AI, Machine Learning, Cloud, Augmented analytics, IoT e altre tecnologie per creare soluzioni ingegnerizzate e sostenere le aziende nell’ evoluzione della Digital Supply Chain con una visione di business sempre all’avanguardia. Si tratta di soluzioni progettate per ottimizzare la logistica e la produzione, migliorando visibilità, pianificazione e gestione operativa.
Il famigerato “battito d’ali della farfalla” in grado di provocare grandi cambiamenti su larga scala, trova oggi nelle pieghe della logistica le sue più evidenti manifestazioni. L’effetto frusta si è verificato spesso, in questi anni, e gli esperti ipotizzano che questa tendenza aumenterà: cosa proponete alle aziende che vivono questa incertezza?
Implementare una buona politica di pianificazione strategica significa convincersi del valore della sincronizzazione dei processi che coinvolgono vendite, produzione e acquisti e superare alcuni falsi miti del passato. Per esempio, che un foglio Excel ben compilato possa bastare per affrontare e vincere le sfide del presente, mentre è inadatto alla collaborazione e condivisione su vasta scala, presupposti del business contemporaneo. C’è timore che il gioco non valga la candela: ovvero che investire in innovazione possa non portare i ritorni auspicati. Ebbene, ritardare gli stanziamenti in ottimizzazione della produzione può determinare costi ben più elevati sul lungo periodo e avere ricadute di gran lunga più onerose.
Efficienza, sostenibilità, capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti: questo e cos’altro, per un’azienda che faccia della logistica un punto di forza, anziché una sfida difficile e onerosa da affrontare e vincere?
In passato, l’obiettivo di una solida catena di fornitura era quello di permettere operazioni snelle e ridurre al minimo i costi. Adesso gli obiettivi sono più vari: rispondere alla domanda dei consumatori in costante evoluzione, prevedere nuovi mix di prodotti e canali, rispondere rapidamente a improvvisi e imprevedibili fenomeni che possono causare forti variazioni nella catena di approvvigionamento, fornire trasparenza ai responsabili aziendali, ai partner e ai clienti finali.
Da tempo si è capito che modelli di forecast tradizionali per la previsione strategica degli andamenti della domanda non sono sufficienti alla gestione di mercati complessi e ad alta variabilità come quelli odierni. Il passaggio molto chiaro è da una logica deterministica a una logica adattativa, dalla gestione alla perfetta sincronizzazione. Questi nuovi paradigmi possono essere gestiti solo attraverso l’applicazione di nuove tecnologie che oggi prevedono anche il supporto di AI. Esistono tante tipologie di Intelligenza Artificiale, alcune a forte impatto nell’ottimizzazione della Supply Chain.
L’AI può contribuire a rendere i processi più efficienti, flessibili e adattabili alle esigenze del mercato.
Se aveste una sola breve frase per convincere un vostro cliente a fare un importante investimento per l’innovazione e la competitività della sua azienda, cosa gli direste e cosa gli proporreste?
“Esiste sempre un costo nel non fare nulla in un mondo che cambia, dove il vantaggio competitivo è sempre temporaneo”.