Buongiorno Luca Mongiorgi, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit21. In poco meno di due anni la Pandemia di Covid19 ha già cambiato il mondo molto più di quanto non sia accaduto nei 30 che ci hanno portati in Rete e connessi. Cosa resterà di questo periodo nel vostro settore? Quali trasformazioni rese necessarie dall’emergenza sanitaria resteranno tra noi, anche quando tutto questo sarà terminato?
Ha detto bene, la Pandemia ha cambiato il mondo molto più velocemente di quanto non sia accaduto negli ultimi 30 anni e di fatto ha accentuato la necessità di raggiungere chiunque, dovunque pur essendo materialmente distanti. La Pandemia ha accentuato ulteriormente le lacune e le inefficienze sia nei processi organizzativi delle aziende sia nella gestione delle attività operative e strategiche. È emersa l’esigenza di avere visibilità in tempo reale su ciò che accade non solo all’interno della nostra azienda ma anche a casa dei nostri fornitori per poter intervenire tempestivamente e reagire in modo proattivo soprattutto in situazioni di emergenza. La trasformazione digitale è diventata un elemento imprescindibile per le aziende che vogliono sopravvivere e sicuramente questo è un processo di crescita e cambiamento che continuerà ad interessare le aziende anche quando tutto questo sarà terminato e dal cui non si potrà tornare indietro.
Chiusure, limitazioni, lavoro da remoto e poi tamponi, certificazioni, regole. Cos’è cambiato nel rapporto con le aziende vostre clienti in questo difficile periodo? Di cosa credete abbiano oggi (e soprattutto in futuro) maggiormente bisogno e come le state aiutando a ripartire?
La nostra azienda è tra le poche che, a febbraio 2020 quando è esplosa la Pandemia in Italia, aveva un contratto di Smart Working già attivo con i propri dipendenti. Sicuramente abbiamo dovuto anche noi per tanto tempo rinunciare ad incontrare i nostri colleghi in presenza ma, il fatto di collaborare quotidianamente già in una modalità di lavoro che da quel momento in poi è diventata per tutti necessaria e per la maggior parte delle aziende imposta e sconosciuta è stato un grande vantaggio.
Dal punto di vista delle relazioni con i nostri clienti è stato più difficile, abbiamo dovuto reinventare il nostro modo di raccontare i progetti e abbiamo ripensato anche alle logiche di vendita e al processo stesso. Abbiamo lavorato molto per essere presenti online con iniziative web più frequenti e abbiamo cercato di aiutare i nostri business consultant e sales manager ad interfacciarsi con i clienti e a collaborare con loro per non avvertire differenze rispetto al passato.
Se mi chiede di cosa hanno bisogno i nostri clienti oggi e in futuro, l’unica risposta che possa darle è che hanno bisogno di ripensare i processi in ottica digitale, attivare collaborazioni snelle e veloci supportati da tecnologie abilitanti che agevolino l’interazione interna ed esterna all’azienda senza rinunciare alla tracciabilità e trasparenza.
Cosa consigliereste ad un nuovo cliente che vi contattasse oggi per scoprire le migliori opportunità del settore e iniziare a lavorare con voi e per poter implementare queste possibilità nella propria attività?
Sicuramente consiglierei di coinvolgere da subito tutti gli Stakeholder in un’analisi e mappatura dei processi in atto per individuare possibili aree di miglioramento ed eventuali punti di forza, con l’obiettivo di costruire assieme un progetto di supply chain collaboration che guidi l’azienda verso una trasformazione digitale efficace, accessibile a tutti sia internamente all’azienda sia verso i proprio fornitori.
In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre?
IUNGO ha da sempre una forte propensione all’innovazione tecnologica e all’integrazione con altre piattaforme innovative in ottica di supporto e risoluzione delle esigenze dei clienti.
Quando siamo partiti l’obiettivo di IUNGO era far diventare la collaborazione tra le aziende un valore distintivo e offrire una soluzione snella e scalabile, adatta e accessibile a tutti e mai come oggi questa esigenza è fortemente sentita.
IUNGO riesce a raggiungere l’obiettivo di integrazione del 100% dei fornitori proprio perché ha un approccio semplice e reattivo.
Tutto questo riesce a farlo grazie al suo elemento disruptive la IUNGOMail, uno strumento di interazione brevettato che va ad imitare in una semplice mail le funzionalità di un tradizionale portale web.
La collaborazione via mail è vincente per noi, per i nostri clienti e i loro fornitori perché è sicura, efficace e flessibile. La IUNGO Mail rende possibile quello che con altri strumenti di supply chain collaboration non è possibile, facilitando il fornitore sia nell’utilizzo della soluzione (semplice e accessibile), sia permettendogli di mantenere la stessa infrastruttura tecnologica non dover sostenere costi e attività aggiuntive.
In una situazione come quella che stiamo vivendo il poter attivare e disattivare i fornitori in tempi brevi e con semplicità grazie alla IUNGOMail è fondamentale.
Con IUNGO la supply chain diventa un ecosistema in cui devono e possono operare tutti gli attori coinvolti in maniera snella.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo al Global Summit.