Interviste

Intervista a Maurizio Beretti, CEO di MM Operations

Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit25. Cosa vi aspettate da questo evento e con che spirito vi apprestate a parteciparvi?

Ci presentiamo al Global Summit Logistics & Manufacturing con uno spirito di condivisione e confronto, pienamente coerente con la nostra visione di “Intelligenza Organizzativa per le Aziende del Futuro”. Ci aspettiamo di incontrare figure di alto profilo, per un confronto con i decision maker e stabilire partnership concrete. Vediamo questo evento non solo come una vetrina per i nostri servizi, ma come un’opportunità per posizionarci come punto di riferimento autorevole e illuminante nel settore. Il nostro obiettivo è dimostrare come un approccio integrato e personalizzato possa trasformare la supply chain in un vantaggio competitivo tangibile.

Cosa avete apprezzato delle precedenti partecipazioni al Global Summit,?

Abbiamo apprezzato la qualità del pubblico e la possibilità di avviare dialoghi strategici con professionisti che, come noi, sono orientati a un’evoluzione continua del business. L’ambiente del Global Summit si presta perfettamente a un confronto di alto livello, dove la professionalità, la tecnicità dei contenuti e l’esperienza diventano elementi di un’identità autorevole.

Verso il 2030: quali sono, a vostro parere, i più importanti trend di settore che caratterizzeranno i prossimi anni e che le aziende non possono ignorare? Quali sono le vostre proposte o soluzioni in merito?

Il 2030 sarà definito dalla convergenza di tre fenomeni: la personalizzazione di massa della supply chain, l’integrazione human-AI nelle operations e la sostenibilità come driver di competitività, non più come compliance. Le aziende che domineranno il mercato saranno quelle capaci di trasformare la complessità in vantaggio attraverso sistemi logistici adaptativi.
La nostra proposta si articola su tre pilastri: primo, l’implementazione di architetture logistiche modulari che permettono scalabilità immediata senza perdita di controllo operativo. Secondo, lo sviluppo di competenze ibride nei team, dove l’intelligenza artificiale amplifica le capacità decisionali umane senza sostituirle. Terzo, la progettazione di supply chain circolari che trasformano i costi ambientali in opportunità di revenue. Non vendiamo tecnologia, progettiamo ecosistemi logistici che evolvono con il business del cliente.

Sempre più l’efficientamento e l’ottimizzazione dei costi rappresentano strategie vincenti nel mondo della logistica, ma spesso non è facile navigare in questa direzione, così si finisce per investire in modo compulsivo e schizofrenico. Cosa proponete a chi voglia trovare la strada giusta?


L’investimento compulsivo è il risultato di una diagnosi superficiale. Prima di ottimizzare, bisogna capire cosa si sta ottimizzando e perché. Il nostro approccio inizia sempre con il “Cost Architecture Mapping”: un’analisi forensica che identifica dove si nascondono i costi nascosti e quali attività generano realmente valore per il cliente finale.
Proponiamo un percorso strutturato in tre fasi: Diagnostic Phase, dove mappiamo l’intera catena del valore e identifichiamo le leve di ottimizzazione ad alto impatto; Design Phase, dove progettiamo soluzioni specifiche con business case dettagliati e timeline realistiche; Implementation Phase, dove affianchiamo il cliente nell’execution con milestone misurabili.
La differenza sta nel metodo: non partiamo mai dalla tecnologia, ma dall’identificazione delle inefficienze strutturali. Un nostro cliente del fashion ha ridotto i costi logistici del 30% semplicemente riprogettando i criteri di allocation degli stock, prima di investire un euro in nuove tecnologie. L’efficienza reale nasce dalla comprensione profonda dei trade-off operativi, non dall’automazione indiscriminata.

Se aveste una sola breve frase per convincere un vostro cliente a fare un importante investimento per l’innovazione e la competitività della sua azienda, cosa gli direste e cosa gli proporreste?

Gli direi: “Non vendiamo slide: affianchiamo le aziende per costruire insieme vantaggi competitivi solidi e misurabili”. Proponiamo un partenariato concreto, un approccio sartoriale e un modello di governance totale che permette di trasformare la loro supply chain in un vantaggio competitivo. Ogni investimento è misurato su KPI condivisi e ogni risultato diventa il benchmark per l’ottimizzazione successiva. Non consulenza, ma co-evoluzione del business.

Maurizio Beretti di MM Operations
12° Global Summit Logistics & Manufacturing
19 | 20 NOVEMBRE 2025
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