Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit25. Cosa avete apprezzato delle precedenti partecipazioni al Global Summit?
Siamo presenti al Global Summit fin dalle sue primissime edizioni… e non ne abbiamo mai saltata una! Crediamo molto in questo evento e nel valore che ha saputo costruire nel tempo.
Ormai è quasi una consuetudine vedere lo stand Overlog tra gli espositori: per noi è motivo di orgoglio, perché significa essere riconosciuti come fornitori stabili e affidabili nel panorama italiano della logistica.
È anche un bel segnale di continuità e dedizione: restare nel tempo in questo settore richiede capacità di evolversi e ascoltare il mercato.
Del Global Summit apprezziamo in particolare due aspetti: la possibilità di entrare in contatto con nuove realtà, nuove esigenze, nuovi stimoli – tutto condensato in due giornate intense ma ricche di scambio – e la formula degli incontri one-to-one, che secondo noi è il cuore del valore dell’evento.
Permette di instaurare un dialogo autentico, diretto, senza dispersione, dove fin da subito si pongono le basi per una possibile collaborazione.
Verso il 2030: quali sono, a vostro parere, i più importanti trend di settore che caratterizzeranno i prossimi anni e che le aziende non possono ignorare? Quali sono le vostre proposte o soluzioni in merito?
Senza dubbio l’Intelligenza Artificiale sarà un tema centrale, non solo nella supply chain ma in tutta l’organizzazione aziendale. È un cambiamento tecnologico che può rivoluzionare il modo in cui lavoriamo.
Ma va detto chiaramente: non siamo ancora al punto in cui l’IA può risolvere tutto da sola!
In Overlog crediamo che il vero valore derivi dall’unione tra tecnologia e metodo. Per questo stiamo studiando l’integrazione dell’IA nei nostri applicativi, con l’obiettivo di supportare le aziende a restare al passo con la tecnologia, senza sostituire la logica e la conoscenza che nascono dall’esperienza sul campo.
La progettualità resta centrale: una buona metodologia è ancora la base di ogni progetto di successo. L’IA sarà uno strumento formidabile, ma solo se inserita in un disegno coerente e strutturato.
Rinnovare il magazzino è un mantra sempreverde e di facile presa, ma ha senso puntare semplicemente su questo argomento commerciale o c’è un modo per riempire questo slogan di strategia e di progettualità a lungo termine?
Rinnovare il magazzino non dovrebbe essere un intervento “spot” o legato alla moda tecnologica del momento.
Per noi di Overlog ha senso solo se rientra in una visione strutturata e sostenibile nel tempo. Il magazzino è un nodo strategico nella supply chain e la sua evoluzione deve essere guidata da dati, obiettivi concreti e un’analisi approfondita dei processi aziendali.
Non basta introdurre un nuovo WMS o automatizzare un’area: è fondamentale progettare un percorso di miglioramento continuo, in cui ogni intervento sia coerente con l’evoluzione del business. Noi accompagniamo i nostri clienti proprio in questo tipo di progettualità, aiutandoli a costruire un ecosistema logistico flessibile e scalabile, non solo a “rinnovare” per moda.
Sempre più l’efficientamento e l’ottimizzazione dei costi rappresentano strategie vincenti nel mondo della logistica, ma spesso non è facile navigare in questa direzione, così si finisce per investire in modo compulsivo e schizofrenico. Cosa proponete a chi voglia trovare la strada giusta?
Efficientare non significa semplicemente “fare di più con meno”, ma fare meglio con metodo.
Purtroppo, vediamo spesso aziende che investono in tecnologie o automazioni senza una reale visione di insieme, magari rincorrendo soluzioni “di moda” o promesse miracolose. Il risultato? Sistemi frammentati, ritorni poco misurabili e una complessità crescente.
In Overlog proponiamo l’esatto opposto: prima si analizza, poi si progetta, infine si automatizza o si digitalizza.
Mettiamo al centro la mappatura dei processi e la comprensione delle dinamiche interne al magazzino. Solo così possiamo costruire una roadmap che porti valore concreto, sostenibile e progressivo.
Il nostro approccio è quello di un partner tecnico e logistico, non solo di un fornitore software. Lavoriamo fianco a fianco con il cliente per definire insieme obiettivi raggiungibili, priorità di intervento e criteri di misurazione, evitando sprechi e scelte impulsive.
Per noi l’ottimizzazione è un percorso, non una corsa. E quando è guidato da dati, competenza e buon senso, porta sempre risultati.
In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre e come comunicate tale differenza a chi ancora non vi conosce?
Overlog si distingue per un approccio sartoriale alla logistica: siamo una vera e propria boutique del magazzino. Non ci limitiamo a installare un software: affianchiamo il cliente nella lettura dei suoi processi, nell’individuazione dei punti critici e nella definizione di un modello operativo più efficiente.
Questa integrazione tra competenze logistiche e informatiche ci permette di realizzare soluzioni che non solo digitalizzano, ma ottimizzano concretamente le operazioni. Parliamo con gli operatori di magazzino e con i responsabili IT, traducendo i bisogni operativi in progetti sostenibili e misurabili.
Comunichiamo questa differenza con i fatti: ogni nostro progetto è costruito su misura, con attenzione alle persone, alle dinamiche interne e agli obiettivi strategici dell’azienda. La nostra soddisfazione più grande? I clienti che ci affidano l’evoluzione dei loro sistemi nel tempo, non solo un progetto una tantum.