Buongiorno Giorgio Solferini, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit19. Cosa vi aspettate da questo evento? Con quale spirito vi apprestate a prendervi parte?
Pur essendo dei veterani di questa manifestazione, ci approcciamo sempre con entusiasmo al GLM Summit perché da anni qui abbiamo modo di incontrare realtà che condividono la nostra visione tesa all’innovazione e al miglioramento costante dell’azienda. Ci aspettiamo, pertanto, di avere questo tipo di interlocutori e sono sicuro che, anche questa volta, le nostre aspettative non saranno disattese.
Ci sono delle novità che presenterete al #GLMSummit19 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Alfacod è un’azienda che investe tantissimo in ricerca e sviluppo e il risultato di questi investimenti è rappresentato da sistemi sempre innovativi. Penso al nostro Reception, il nostro sistema per l’accoglienza dei visitatori, ma anche alla nostra suite Eagle Management System, sempre più ricca e completa, per la gestione integrata e automatizzata del magazzino.
Inoltre, stiamo dedicando sempre più attenzione al mondo RFID e delle radiofrequenze (HF, UHF, UWB) e ai tantissimi scenari applicativi in ambito logistico e industriale.
Si dice che la seconda metà del secolo sarà dominata da robot e intelligenza artificiale e in molti temono che il lavoro dell’uomo ne risentirà, fino a rischiare quasi di scomparire. Voi come vedete questa fase?
Noi siamo pienamente dentro il mondo della robotica collaborativa. Crediamo che sia i robot collaborativi mobile che quelli di tipo antropomorfo possano essere davvero un grande supporto alle attività di logistica e intralogistica. Attenzione, però, ho usato il termine “supporto” perché è di questo che si parla. La robotica è utile nel momento in cui aiuta le persone a dedicare la propria intelligenza ad azioni più importanti, ma non potrà mai sostituire l’intuizione, la creatività e i valori delle persone. È per questo che Alfacod pur occupandosi di robotica, investe e crede tantissimo nella formazione dei suoi talenti.
La raccolta e l’analisi dei dati sta diventando cruciale, tanto che oramai si parla, in tutti i settori, di data driven company e della loro capacità di anticipare le esigenze del mercato e dei clienti. Come vedete questi progressi nel vostro settore?
Noi partiamo dal dato, siamo “data driven” per definizione perché nasciamo e cresciamo come gli specialisti del data capture. Pertanto crediamo nelle potenzialità dei dati e dell’importanza di acquisirli e tenerne conto nella definizione delle scelte aziendali. Nel nostro settore, come in tutti gli altri, sarà sempre più importante acquisire in maniera accurata, completa e veloce i dati.
Chiudete gli occhi e immaginate la vostra azienda nel 2025: cosa vedete e come pensate di arrivarci?
Pensiamo di arrivarci con un ruolo ancor più consolidato di system integrator dell’identificazione automatica. Di connotarci sempre di più come un partner totale per le aziende che scelgono di affidarsi a noi e credo che sarà sempre più importante stabilire un rapporto di collaborazione da pari a pari con i “clienti”.
Perché un visitatore del Global Summit Logistics & Manufacturing 2019 dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Cosa può offrire la vostra azienda più o meglio delle altre?
La nostra azienda ha 33 anni di esperienza sui quali non si è mai seduta ma anzi ha costruito un insieme di competenze sempre più ampio. E poi un visitatore trova un partner affidabile in grado non solo di raccontare le proprie soluzioni ma anche di farle vedere e toccare con mano. È in quest’ottica che Alfacod ha recentemente inaugurato il proprio Experience Center, un luogo in cui le aziende possono vedere in funzione dal vivo i nostri sistemi.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo il 20 e 21 novembre a Pacengo di Lazise (VR).