Buongiorno Gianmarco Celtana, General Manager e Massimo Cenci, Sales Manager Tesar; grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit19. Cosa vi aspettate da questo evento? Con quale spirito vi apprestate a prendervi parte?
Risponde Gianmarco Celtana: “Durante il Global Summit ci immergeremo in un vero e proprio network ed ecosistema del mondo manifatturiero, occasione di scambio in grado di darci spunti interessanti e stimolanti provenienti da tutti i nostri stakeholder: dai clienti che tutti i giorni ispirano il nostro lavoro e ci aiutano a comprendere come i nostri prodotti possano essere studiati su misura per le esigenze della fabbrica digitale del domani; ma anche dai nostri competitors che ci aiutano a tenere vivo un sano confronto reciproco nonché ad alzare sempre il livello di qualità delle nostre soluzioni per puntare più in alto verso obiettivi più sfidanti, senza mai accontentarci.
Non vogliamo e non possiamo essere autoreferenziali, quindi tutti i momenti di confronto saranno utili a comprendere le effettive esigenze delle aziende e ci permetteranno di migliorare la nostra competitività, veicolando con il corretto pragmatismo che ci caratterizza la digitalizzazione delle stesse”.
Ci sono delle novità che presenterete al #GLMSummit19 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Risponde Massimo Cenci (Sales Manager Tesar): “Nel corso del Global Summit saremo protagonisti di uno speech sul nostro Smartwatch studiato per l’utilizzo in fabbrica: I4Human, la nostra soluzione wearable che incarna in pieno i principi del Lean Manufacturing e la filosofia 4.0 dell’interconnessione e cooperazione tra le risorse.
Vogliamo trasmettere, attraverso un viaggio virtuale in fabbrica, spunti e riferimenti utili per approcciare alla tematica del Lean Manufacturing, facendo sentire chi ci ascolterà il protagonista di quanto andremo a raccontare attraverso la concretizzazione reale di una teoria, a volte non proprio intuitiva e diretta nella sua applicazione empirica”.
Si dice che la seconda metà del secolo sarà dominata da robot e intelligenza artificiale e in molti temono che il lavoro dell’uomo ne risentirà, fino a rischiare quasi di scomparire. Voi come vedete questa fase?
Risponde Gianmarco Celtana: “Il tema è, in effetti, molto discusso tuttavia la storia ci insegna che la tecnologia ha migliorato la vita dell’uomo e anche l’attività lavorativa. È innegabile che ci sia una vera e propria trasformazione in atto per la quale alcune attività si ridurranno e altre nasceranno, ma non ritengo questa sia un aspetto preoccupante, anzi..
Eliminare attività pericolose non rappresenta senz’altro un rischio, dall’altra parte un’evoluzione verso il digitale può apportare vantaggi alle aziende e contemporaneamente aprire la porta ad occupazioni nuove. Trattasi di ruoli lavorativi maggiormente legati a figure che possano comprendere come migliorare e automatizzare le linee di produzione, raccogliendo informazioni tramite i dati e costruendoci data set che consentano di rispondere prontamente alle esigenze del mercato stesso”.
La raccolta e l’analisi dei dati sta diventando cruciale, tanto che oramai si parla, in tutti i settori, di data driven company e della loro capacità di anticipare le esigenze del mercato e dei clienti. Come vedete questi progressi nel vostro settore?
Risponde Massimo Cenci: “Negli ultimi anni le aziende italiane sono maturate molto, proprio nella consapevolezza che i dati rappresentano i driver fondamentali nella vita di fabbrica. Di conseguenza anche i sistemi MES stanno vivendo un periodo di rinnovato interesse grazie alla profonda rivoluzione di cui sono protagonisti gli ambienti di produzione.
I dati rappresenteranno sempre di più il cuore pulsante della fabbrica, volti soprattutto a comprendere le situazioni in essere al fine di migliorare l’efficienza di produzione. Potendo inoltre prevedere quanto più possibile le criticità sulla base dell’esperienza emersa dalle reportistiche e dalle evidenze qualitative oltre che quantitative dei dati.
È stato imprescindibile l’inserimento nel nostro team di esperti nell’ambito Analytics, il Data Scientist: una vera, nuova, indiscussa professione che trova vita grazie all’innumerevole quantità di informazioni utili che si possono estrapolare dalle analisi dei dati, come predizioni, suggerimenti migliorativi, individuazione di nuovi problemi, riconoscimento di situazioni particolari e così via. Trasformare i dati in informazioni risulta, perciò, decisivo: parliamo proprio di integrazione degli strumenti di business intelligence che possano supportare i clienti nel valorizzare i dati raccolti al fine di generare vera conoscenza e favorire così azioni e cambiamenti concreti in azienda”.
Perché un visitatore del Global Summit Logistics & Manufacturing 2019 dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Cosa può offrire la vostra azienda più o meglio delle altre?
Risponde Massimo Cenci: “Con 30 anni di attività e centinaia di clienti tra le principali realtà produttive di livello nazionale ed internazionale, Tesar risulta uno dei principali attori nel mercato dei sistemi MES di fabbrica. Oltre alla qualità garantita dai sistemi, i nostri caratteri distintivi sono da sempre le avanzate competenze informatiche ed elettroniche nell’acquisizione dei dati dal “campo”. Abbiamo infatti una solida base su cui costruire soluzioni volte a supportare più o meno complessi sistemi di produzione, ciascuno con le proprie specifiche peculiarità.
Oltretutto un importante punto di forza è la preparazione a tutto tondo legata ai processi di produzione, non solo per la conoscenza delle specificità settoriali, ma anche per l’esperienza sviluppata presso il cliente finale che ci consente a tutti gli effetti di attuare una consulenza di processo: superiamo la classica mission di un’azienda che fornisce soluzioni software: affianchiamo e accompagniamo il cliente nel suo complesso percorso di trasformazione digitale”.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo il 20 e 21 novembre a Pacengo di Lazise (VR).