Buongiorno Enrico Dradi, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit22. Cosa vi aspettate da questo evento?
Nelle edizioni precedenti abbiamo avuto la possibilità di misurarci, attraverso le nostre competenze, con diverse realtà dalle quali in seguito sono nate collaborazioni e opportunità concrete. Ci aspettiamo di entrare in contatto con aziende conosciute e nuove, per confrontarci in merito a temi per il miglioramento continuo e aprire nuovi scenari di confronto, mostrando soluzioni e casi applicativi che abbiamo sviluppato in contesti equivalenti a quelli richiesti.
Il tema della sostenibilità è sempre più al centro del dibattito e le aziende più impegnate in questo ambito iniziano a veder premiati i propri sforzi anche in ambito B2B. Possono produzione, logistica e distribuzione andare davvero in questa direzione? E come può la vostra realtà aiutare i propri clienti in questo obiettivo?
Si, la sostenibilità è un tema che incide molto sugli ambiti Produzione e Logistica, in particolar modo in relazione alla quantità di carta che viene stampata e gestita quotidianamente. Le aziende ci coinvolgono spesso per lo sviluppo di progetti in ottica “Paperless Factory” che prevedono l’eliminazione dei supporti cartacei e la dematerializzazione delle informazioni. Supportiamo le aziende nei processi di digitalizzazione in cui la carta, osservando le logiche operative, rappresenta un limite nelle attività e genera relative inefficienze.
Il nostro obiettivo è quello di condividere un piano di sviluppo sostenibile in tutte le sue fasi: da quella ambientale a quella economica, senza dimenticare la sostenibilità sociale, per cui alcune tecnologie possono migliorare la qualità del lavoro delle persone.
I prodotti di nicchia continuano a crescere e le nuove tecnologie di produzione rendono economicamente fattibile la produzione a basso volume, ma spesso le variabili della logistica complicano la corsa di molte aziende verso questo mercato, che resta appannaggio di poche e famosissime company. Avete suggerimenti per chi volesse andare in questa direzione?
I prodotti continuano a crescere, aumentano le logiche operative da tenere in considerazione e di conseguenza anche la complessità organizzativa. Molti problemi non riguardano però i costi di approvvigionamento ma le inefficienze dei processi, le difficoltà spesso non sono relative al tempo di produzione ma riguardano la creazione di logiche adatte all’organizzazione per piccoli lotti. In questo noi possiamo supportare le aziende con soluzioni Pick to Light che dematerializzano le informazioni e riducono le difficoltà nell’asservimento linee.
In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre?
KFI si distingue dal tipo di approccio. Per noi la priorità è migliorare la situazione as-is, individuare insieme al cliente quali possono essere i punti di miglioramento del processo e pianificare un piano di sviluppo che permette di ottenere un rapido ritorno sull’investimento.
Ascoltiamo molto le esigenze dei nostri clienti e siamo focalizzati sul concreto aumento di efficienza, eseguendo sopralluoghi sul campo e osservando direttamente i processi. L’obiettivo è capire se è possibile migliorare le attività e risparmiare in breve tempo, così da giustificare l’investimento alla direzione aziendale.
Perché un visitatore del #GLMSummit22 dovrebbe assolutamente sedersi al vostro tavolo?
Perché siamo un’azienda concreta con specifiche competenze che ci permetto di colmare il divario tra le moderne tecnologie di campo e le logiche aziendali attraverso l’integrazione con i principali sistemi host.
Possiamo aiutare le imprese nel miglioramento dei processi intralogistici, introducendo una o più soluzioni tecnologiche con il fine di generare un ritorno sull’investimento in 12-18 mesi.