Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit25.
Verso il 2030: quali sono, a vostro parere, i più importanti trend di settore che caratterizzeranno i prossimi anni e che le aziende non possono ignorare? Quali sono le vostre proposte o soluzioni in merito?
Guardando al 2030, vediamo tre trend fondamentali: automazione avanzata e robotica collaborativa, supply chain data-driven supportata da AI e digital twin, e un forte orientamento alla sostenibilità e all’efficienza energetica. Le aziende non possono più permettersi processi rigidi e manuali: serviranno piattaforme modulari, scalabili e integrate.
In Savoye stiamo investendo su soluzioni ibride che combinano software evoluti, e sistemi AMR per garantire massima flessibilità operativa, visibilità end-to-end e riduzione dell’impatto ambientale. L’obiettivo è dare ai nostri clienti una supply chain resiliente, adattabile e sostenibile, pronta per le sfide del prossimo decennio.
Viviamo in un contesto che il futurologo Jamais Cascio ha definito BANI, ovvero Brittle, Anxious, Nonlinear, Incomprehensibile (precario, ansiogeno, non lineare, imponderabile): come può la logistica diventare a prova di BANI?
La logistica per definizione, è a prova di BANI!
Rinnovare il magazzino è un mantra sempreverde e di facile presa, ma ha senso puntare semplicemente su questo argomento commerciale o c’è un modo per riempire questo slogan di strategia e di progettualità a lungo termine?
Il rinnovo del magazzino non può essere uno slogan o una scorciatoia commerciale. Ogni azienda ha esigenze specifiche e un ciclo di trasformazione unico: per questo, in Savoye partiamo sempre dalla consulenza, dall’analisi dei flussi e dalla comprensione profonda dei driver di business. La tecnologia è un mezzo, non il fine.
Rinnovare il magazzino ha senso solo se inserito in un progetto strategico di lungo periodo, capace di coniugare efficienza operativa, crescita futura, sostenibilità e integrazione digitale. Il nostro approccio è costruire insieme al cliente una roadmap evolutiva, che preveda soluzioni modulabili e scalabili, evitando investimenti “di moda” e garantendo valore reale e duraturo per la supply chain e per l’azienda nel suo insieme.
In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre e come comunicate tale differenza a chi ancora non vi conosce?
La nostra vera differenza risiede nella combinazione unica tra competenza consulenziale, capacità ingegneristica e offerta tecnologica proprietaria, sia software che hardware. Non proponiamo “soluzioni preconfezionate”: partiamo dall’ascolto e dalla progettazione congiunta, per costruire sistemi che evolvono nel tempo insieme al business del cliente. Questa capacità di unire visione, metodo e tecnologia modulare è ciò che ci distingue nel mercato.
Per comunicarlo, mettiamo al centro i risultati, non le promesse: casi concreti, progetti co-sviluppati, testimonianze dei clienti, e momenti di confronto diretto, dai workshop operativi agli eventi verticali. Raccontiamo il valore del nostro approccio attraverso i fatti, mostrando come la collaborazione, la trasparenza e la flessibilità portino a supply chain più efficienti, resilienti e sostenibili.
Perché un visitatore del #GLMSummit25 dovrebbe assolutamente sedersi al vostro tavolo? Cosa siete in grado di proporre in questa delicata fase di transizione?
Perché dovrebbe sedersi al nostro tavolo? Semplice: niente promesse da brochure, niente discorsi “futuristici” fine a sé stessi… solo una chiacchierata concreta e la certezza di tornare al proprio lavoro con qualche idea nuova su come far crescere davvero la propria supply chain. Il nostro obiettivo è aiutare le aziende a capire cosa serve davvero, oggi e domani, evitando investimenti impulsivi e mode passeggere. Portiamo consulenza, tecnologia modulare e un approccio pragmatico, e se serve, anche una risata per sdrammatizzare le sfide.