Da un paio di anni l’Intelligenza Artificiale (in particolare nella sua declinazione “generativa”) promette molto, in tutti i settori e ambiti, ma non sempre la realtà si sposa con gli affascinanti miti che narrano di un futuro in cui la trasformazione digitale cambierà radicalmente il mondo del lavoro.
“Cambiamento” è un termine forse troppo abusato, la cui radice proviene dal greco “kambein” e significa “curvare”. E quando si curva ad alta velocità – come accade in questi tempi esponenziali – c’è il forte rischio di perdere il controllo.
Ogni cambiamento, temuto o desiderato che sia, è una fase di transizione inevitabile fra ciò che eravamo e ciò che siamo e soprattutto saremo, un nodo che intreccia ed evolve il passato nel futuro.
Dopo un lungo inverno durato oltre 50 anni (il termine “Intelligenza Artificiale” è del 1956, ma gli sviluppi e gli entusiasmi subirono un deciso rallentamento verso la fine degli anni Sessanta), questa tecnologia sta vivendo una nuova primavera, tumultuosa e travolgente, trascinando con sé scenari affascinanti e insieme destabilizzanti, come sempre accade quando l’innovazione ci coglie più o meno impreparati.
In particolare, nel settore manifatturiero, l’AI non ha oggettivamente ancora conquistato i risultati raggiunti in altri campi (foto, video, musica), principalmente per la sottovalutazione di alcuni fattori abilitanti – a livello strategico, organizzativo e culturale – che rappresentano un freno alla metamorfosi tecnologica in atto.
Riconoscere, con onestà intellettuale, alcuni errori e concessioni a facili euforie, rappresenta il primo passo per narrare storie in cui invece le “giuste” promesse – sincere e al riparo da proclami speculativi – si sono fatte realtà.
14:00 - 14:30
21 Novembre 2024
Fra promesse e realtà: presente e futuro dell’Intelligenza Artificiale in ambito Manufacturing
Demistificare la tecnologia più dirompente e pervasiva degli ultimi anni è il primo passo per creare le condizioni per una sua reale applicazione in azienda.
Fabio Candussio
Amministratore Delegato e fondatore Novalia, Direttore scientifico area Supply Chain e Operations CUOA Business School, Docente Università La Sapienza Roma
Amministratore Delegato e socio fondatore di Novalia, società di consulenza che offre servizi innovativi per il miglioramento dei modelli organizzativi e gestionali lungo la catena del valore e i suoi riflessi digitali.
È l’attuale direttore scientifico dell’area Supply Chain e Operations presso CUOA Business School, di cui è Faculty Member dal 2008, anno in cui ha iniziato anche a insegnare Sistemi Informativi Aziendali agli studenti di Ingegneria Gestionale dell’Università di Udine.
Da febbraio 2025 è docente a contratto all’Università La Sapienza di Roma, dove guida il Laboratorio di Ingegneria Gestionale della Laurea Magistrale. La sua duplice esperienza – di docente e consulente – lo vede spesso coinvolto come chairman e relatore all’interno di convegni, seminari ed eventi dedicati alla trasformazione digitale delle supply chain e all’innovazione dei modelli di business e dei processi aziendali.
Assieme al Prof. Alberto De Toni e ad altri autori ha contribuito alla scrittura di libri come “Gestione della Produzione”, “Il Dilemma della Complessità” e “Guida del Sole 24 Ore al Knowledge Management”. Ha collaborato anche alla stesura dell’ultima edizione (2023) del libro “Supply Chain Management” dei prof. Pietro Romano e Pamela Danese. Ha scritto - assieme ai prof. Alberto De Toni e Roberto Panizzolo - “Sistemi di Gestione della Produzione nelle Reti d’Impresa” (2024).