A gennaio 2021 la commissione europea ha introdotto, in un documento programmatico, il tema dell’Industry 5.0. Non si tratta dell’affermazione di una quinta rivoluzione industriale, a soli 10 anni di distanza dalla fiera di Hannover in cui fu coniato il termine Industry 4.0. E non è nemmeno l’ennesimo slogan da spendere per sentirsi alla moda.
C’è invece molto di più. In questi anni, infatti, è nata una nuova consapevolezza nel mondo industriale innanzi alle tecnologie abilitanti.
Potremmo tradurla così: «Non chiedetevi cosa può fare l’uomo con le nuove tecnologie, ma cosa possono fare le nuove tecnologie per l’uomo».
Stiamo già assistendo al passaggio dall’era della produzione industriale a quella della produzione digitale.
Le tecnologie abilitanti hanno modificato inizialmente i processi produttivi, ma si è subito compreso come potessero rendere intelligenti – “smart” – i nostri prodotti. Ma hanno comportato anche un cambiamento nei processi organizzativi aziendali e, per alcune realtà, hanno veicolato addirittura un nuovo modello di business.
Ma il percorso è ancora lungo e con l’Industry 5.0 vuole portare le aziende a rileggere la trasformazione tecnologica guidata dal digitale attraverso una nuova prospettiva, orientando i nuovi investimenti e interventi in modo da costruire un mondo più sostenibile, supply chain più resilienti e contesti lavorativi che collochino veramente la persona al centro dell’ecosistema non solo produttivo, ma anche sociale.
Questo viaggio che ci proietta nel futuro non è tuttavia scontato e non di facile comprensione, interpretazione e applicazione.
09:00 - 09:30
20 Novembre 2024
Industry 4.0. Poi Industry 5.0. E ora? Sei al punto zero?
Dalla produzione industriale alla produzione digitale: un percorso non solo tecnologico, ma soprattutto culturale e organizzativo.
Fabio Candussio
Amministratore Delegato e fondatore Novalia, Direttore scientifico area Supply Chain e Operations CUOA Business School, Docente Università La Sapienza Roma
Amministratore Delegato e socio fondatore di Novalia, società di consulenza che offre servizi innovativi per il miglioramento dei modelli organizzativi e gestionali lungo la catena del valore e i suoi riflessi digitali.
È l’attuale direttore scientifico dell’area Supply Chain e Operations presso CUOA Business School, di cui è Faculty Member dal 2008, anno in cui ha iniziato anche a insegnare Sistemi Informativi Aziendali agli studenti di Ingegneria Gestionale dell’Università di Udine.
Da febbraio 2025 è docente a contratto all’Università La Sapienza di Roma, dove guida il Laboratorio di Ingegneria Gestionale della Laurea Magistrale. La sua duplice esperienza – di docente e consulente – lo vede spesso coinvolto come chairman e relatore all’interno di convegni, seminari ed eventi dedicati alla trasformazione digitale delle supply chain e all’innovazione dei modelli di business e dei processi aziendali.
Assieme al Prof. Alberto De Toni e ad altri autori ha contribuito alla scrittura di libri come “Gestione della Produzione”, “Il Dilemma della Complessità” e “Guida del Sole 24 Ore al Knowledge Management”. Ha collaborato anche alla stesura dell’ultima edizione (2023) del libro “Supply Chain Management” dei prof. Pietro Romano e Pamela Danese. Ha scritto - assieme ai prof. Alberto De Toni e Roberto Panizzolo - “Sistemi di Gestione della Produzione nelle Reti d’Impresa” (2024).