Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit25. Cosa vi aspettate da questo evento e con che spirito vi apprestate a parteciparvi?
Partecipiamo al Global Summit con spirito di dialogo e collaborazione. È un’occasione per ascoltare le imprese, comprenderne le priorità e confrontarci sulle sfide che stanno trasformando il manifatturiero: digitalizzazione, integrazione dei processi e rapidità decisionale.
Ci aspettiamo un confronto concreto, basato su esperienze reali, in cui parlare non solo di tecnologie ma soprattutto di risultati e cambiamento. Vogliamo creare relazioni di valore e condividere visioni che aiutino le aziende a interpretare l’innovazione in modo consapevole e sostenibile.
Verso il 2030: quali sono, a vostro parere, i più importanti trend di settore che caratterizzeranno i prossimi anni e che le aziende non possono ignorare? Quali sono le vostre proposte o soluzioni in merito?
Vediamo cinque direttrici decisive: velocità delle decisioni, integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi, solidità dei dati, resilienza delle filiere e sostenibilità come leva competitiva. Le imprese dovranno connettere persone, informazioni e tecnologie per adattarsi in modo rapido e consapevole.
Come Quin, aiutiamo le aziende a costruire questa capacità. Partiamo da un assessment per individuare priorità e opportunità, ridisegniamo i modelli operativi e definiamo una roadmap che integra processi, dati e tecnologie. L’obiettivo è passare da singoli progetti digitali a un vero sistema operativo d’impresa, capace di evolvere nel tempo e generare valore misurabile.
Efficientamento e ottimizzazione costi: come evitare investimenti frammentati?
L’efficienza non nasce da singoli progetti, ma da una visione integrata dell’impresa. Spesso le aziende investono in strumenti o tecnologie puntuali senza una regia complessiva, con risultati poco scalabili. Il nostro approccio parte dall’analisi della maturità operativa e dei processi chiave, per capire dove si generano valore e sprechi.
Da qui costruiamo un percorso che combina ridisegno dei processi, governance e tecnologie abilitanti. L’obiettivo è ottimizzare costi e performance in modo progressivo ma stabile, allineando persone, dati e strumenti in un unico sistema di miglioramento continuo.
Intelligenza artificiale e manifattura: cosa siete in grado di proporre in questo ambito?
Per Quin l’intelligenza artificiale è parte di un ecosistema più ampio di tecnologie e metodi per migliorare i processi industriali. La applichiamo lungo l’intera catena del valore: dalla previsione della domanda alla pianificazione, dal controllo qualità alla manutenzione, fino all’analisi delle performance e alla gestione dei dati.
Integrare l’AI significa combinare modelli predittivi e generativi con strumenti analitici, sistemi di pianificazione e simulazione, in un’architettura coerente e scalabile. L’obiettivo è aumentare la capacità delle imprese di leggere il presente, anticipare scenari futuri e prendere decisioni basate su dati ed esperienza condivisa.
In cosa ritenete che la vostra azienda si distingua davvero dalle altre e come comunicate tale differenza a chi ancora non vi conosce?
Il nostro è un approccio end-to-end e misurabile: dalla strategia al ridisegno dei processi, fino all’abilitazione tecnologica e alla messa in produzione di soluzioni dati+AI. Non proponiamo “tool”: progettiamo sistemi decisionali e operativi che restano nel tempo, con responsabilità sui risultati.
Comunichiamo questa differenza con casi reali, KPI prima/dopo e relazioni di lungo periodo: è lì che la nostra concretezza diventa un vantaggio competitivo per i clienti.