Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit25.
Verso il 2030: quali sono, a vostro parere, i più importanti trend di settore che caratterizzeranno i prossimi anni e che le aziende non possono ignorare? Quali sono le vostre proposte o soluzioni in merito?
L’automazione e l’IA stanno trasformando radicalmente la logistica interna. WMS e WCS avanzati permettono una gestione precisa e automatizzata dei magazzini, riducendo errori ed ottimizzando i flussi. Parallelamente la robotica ed i dispositivi mobili accelerano le operazioni di carico, scarico e smistamento, aumentando produttività, sicurezza ed efficienza.
L’AI viene sempre più spesso utilizzata per l’analisi predittiva, migliorando la pianificazione delle rotte, la gestione delle scorte e la customer experience.
Tutto questo passa anche dalla digitalizzazione, motore della logistica intelligente, e dall’automazione dei processi e della tracciabilità, per dare maggiore controllo e visibilità lungo tutta la supply chain.
Beta 80 è in continua evoluzione nel proporre moduli software ed integrare soluzioni di smart logistic, in grado di seguire gli importanti cambiamenti nel settore della logistica.
Viviamo in un contesto che il futurologo Jamais Cascio ha definito BANI, ovvero Brittle, Anxious, Nonlinear, Incomprehensibile (precario, ansiogeno, non lineare, imponderabile): come può la logistica diventare a prova di BANI?
Nel contesto BANI, la logistica deve essere in grado di resistere agli shock e riprendersi rapidamente, mediante piani di emergenza e business continuity, diversificando i fornitori e le fonti di approvvigionamento, dotandosi di stock intelligenti per gestire picchi di domanda o interruzioni e con sistemi IT ridondati.
La non linearità degli eventi impone una logistica capace di adattarsi in tempo reale. Per questo sono necessari processi modulari e scalabili, gestiti con infrastrutture flessibili. Anche la collaborazione dinamica con partner e clienti è strategica per rinegoziare SLA e priorità.
In un mondo ansiogeno e imponderabile, le persone fanno la differenza; la formazione continua e lo sviluppo di competenze trasversali è ormai un obbligo.
Sempre più l’efficientamento e l’ottimizzazione dei costi rappresentano strategie vincenti nel mondo della logistica, ma spesso non è facile navigare in questa direzione, così si finisce per investire in modo compulsivo e schizofrenico. Cosa proponete a chi voglia trovare la strada giusta?
Uno degli errori più comuni è partire dalla tecnologia invece che dai processi. La proposta vincente è sicuramente quella di analizzare i dati reali del magazzino e dei flussi per mappare i processi ed identificare i colli di bottiglia e le inefficienze.
Fatto questo, è necessario scegliere soluzioni modulari e scalabili, evitando progetti “monolitici” e costosi.
Nel contesto attuale, caratterizzato da incertezza e budget limitati, si afferma un nuovo paradigma: investire in soluzioni con automazioni leggere, rapide da implementare e integrabili con l’esistente. Partendo dal presupposto che “si può migliorare solo ciò che si misura”, è opportuno costruire KPI logistici e monitorarli costantemente, per correggere la rotta in tempo reale.
Intelligenza artificiale e intralogistica: grandi promesse per il futuro e ottime opportunità già a portata di mano. Cosa siete in grado di proporre in questo ambito?
Nel contesto attuale, caratterizzato da volatilità, complessità e crescente pressione competitiva, l’intralogistica si trova al centro di una trasformazione epocale. L’intelligenza artificiale non è più una promessa futuristica, ma una realtà concreta che sta già rivoluzionando i processi interni di magazzino, offrendo nuove opportunità in termini di efficienza, flessibilità e resilienza.
I Warehouse Management System (WMS) di nuova generazione integrano algoritmi di IA per ottimizzare la gestione delle scorte, la pianificazione degli ordini e l’allocazione dinamica delle risorse. Grazie all’apprendimento automatico, questi sistemi sono in grado di adattarsi ai cambiamenti della domanda, ridurre gli errori e migliorare la produttività complessiva del magazzino.
L’IA consente di analizzare grandi volumi di dati storici, in tempo reale, per prevedere la domanda, identificare pattern di consumo e ottimizzare la pianificazione delle attività logistiche. Le aziende possono, così, ridurre i costi di magazzino, migliorare il livello di servizio e prendere decisioni più informate e tempestive.
L’intelligenza artificiale rappresenta una leva strategica per costruire una intralogistica più reattiva, sostenibile e orientata al valore. Nei prossimi anni assisteremo a una crescente integrazione tra IA, automazione e digitalizzazione, con l’obiettivo di creare ecosistemi logistici intelligenti, capaci di adattarsi in tempo reale alle sfide di un mondo sempre più BANI. Le aziende che sapranno cogliere queste opportunità saranno le protagoniste della logistica del futuro.