Buongiorno Alberto Cirelli, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GLMSummit19. Cosa vi aspettate da questo evento? Con quale spirito vi apprestate a prendervi parte?
Buongiorno a voi! Lo spirito con cui ci accingiamo a partecipare è quello che ci accompagna da ormai 17 anni. Il Global Summit Logistics & Manufacturing è uno dei migliori contenitori che permette l’incontro di domanda e offerta in maniera professionale. Da queste giornate ci aspettiamo una serie di incontri diretti, concreti.
Oggi il visitatore medio è pratico, preciso, alla ricerca di risposte dettagliate, interessato a capire meglio le soluzioni e quindi anche ad approfondire l’offerta e un possibile rapporto di partnership professionale.
Il format del Global Summit Logistics & Manufacturing è vincente per gli espositori e anche per i clienti: è un momento prezioso per tutti.
Si dice che la seconda metà del secolo sarà dominata da robot e intelligenza artificiale e in molti temono che il lavoro dell’uomo ne risentirà, fino a rischiare quasi di scomparire. Voi come vedete questa fase?
Robot e intelligenza artificiale ormai sono una certezza. Come affrontare questo cambiamento è una questione seria che riguarderà tutti, senza rischiare di cadere nell’ottimismo sensazionalistico o nel suo esatto opposto.
La situazione va affrontata con razionalità ed equilibrio e non in maniera ideologica: bisogna prevedere gli aspetti negativi e positivi, con consapevolezza della situazione. Alcuni lavori scompariranno, non scomparirà il lavoro. Si tratta di evolversi con intelligenza seguendo il flusso del cambiamento.
Mai come quest’anno si è parlato di ambiente, di cambiamenti climatici e di aziende che virano verso atteggiamenti e strategie più verdi. Come può la logistica diventare davvero green e sostenibile?
Il problema c’è. Non può essere affrontato come una moda perché è reale e non possiamo chiamarci fuori: anche il settore della logistica e dei trasporti deve affrontarlo seriamente.
Concretamente, per esempio, la pianificazione dei giri degli automezzi può diminuire le emissioni, lavorare sullo stile di guida di flotte importanti può avere un grande impatto sull’ambiente.
Il lavoro da fare è molto, senza dimenticare però tanti altri aspetti nel settore della logistica e dei trasporti. Primo fra tutti, anche se non alla ribalta oggi, il tema della qualità della vita dei lavoratori, che ci richiederebbe tanta attenzione, più di quella che attualmente richiama.
Perché un visitatore del Global Summit Logistics & Manufacturing 2019 dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Cosa può offrire la vostra azienda più o meglio delle altre?
Incontrarci significa confrontarsi con chi nella logistica sta lavorando (crediamo con successo) da oltre 30 anni: conosciamo la realtà dei magazzini e dei trasporti e costruiamo con i clienti i progetti. Siamo veri consulenti: parlare con noi non significa parlare di software, ma di ottimizzazioni dei flussi per trovare insieme soluzioni che mettano nelle condizioni il Cliente di occuparsi del proprio core business.
Insomma: incontrare noi significa confrontarsi con consulenti concreti e preparati per le sfide che oggi un logistico deve sapere affrontare: vi aspettiamo.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo il 20 e 21 novembre a Pacengo di Lazise (VR).